giovedì 17 novembre 2011

Un nuovo governo per l'Italia - Un gioco per i ragazzi

POSTATO dal prof d’italiano:

Lo so che la politica non interessa quasi per niente ai ragazzi di 12-13 anni; però, poiché la politica è importante e influisce moltissimo sulle nostre vite, ho deciso di pubblicare questo post. Si tratta soltanto di un giochino che mi è stato ispirato dalla prima pagina odierna de la Repubblica, il quotidiano che io leggo (ho verificato in Internet se gli altri quotidiani avevano un titolo uguale, ma non è così).
Allora, guardate la prima pagina di oggi de la Repubblica:


Fa (a me professore) una certa impressione leggere che il nuovo governo è costituito da 18 professori! Vuoi vedere che non siamo così inutili e sottovalutati come sembra?

Il giochino che mi è venuto in mente è questo e consta di 2 possibilità:
1- Chi mettereste, scegliendoli tra i professori che conoscete, a capo dei vari ministeri?
2- E chi mettereste a capo dei vari ministeri, scegliendo qualcuno tra voi stessi?

Naturalmente, per partecipare a questo giochino (scemo) bisogna sapere un po’ di che cosa si occupano i vari ministeri. Così ho deciso di approfittare della cosa, per farvi una semplice lezione di politica (o di educazione civica, come si diceva una volta). Leggete quanto segue e poi giocate (ne parliamo in classe; sul blog – se volete – metteremo i risultati di queste finte “consultazioni”).

IL PRIMO MINISTRO:
È chiamato anche Presidente del Consiglio, o Capo del Governo, o premier, ed è colui che comanda su tutto l’insieme dei ministri (o Esecutivo). È un po’, in ambito scolastico, come il Coordinatore di classe.

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA:
Si occupa dei soldi dello Stato, cioè di come raccoglierli e di come distribuirli tra i vari ministri con portafoglio, ossia quei ministri che per svolgere la loro funzione hanno bisogno di destinare dei soldi a qualche attività. In ambito scolastico è come se ci fosse un insegnante che ha il compito di trovare fondi per finanziare le gite, i laboratori, l’acquisto di materiale didattico e così via.

IL MINISTRO DEGLI ESTERI:
Si occupa delle relazioni tra l’Italia e gli altri Stati del mondo. Potrebbe corrispondere a un docente che cura le relazioni tra la sua classe e le altri classi della Scuola.

IL MINISTRO DELL’INTERNO:
Il suo compito è quello di fare in modo che all’interno dell’Italia tutto si svolga pacificamente, senza disordini e contrasti tra i vari cittadini, infatti da lui dipendono le cosiddette forze dell’ordine (polizia, carabinieri ecc.). A scuola potrebbe essere un insegnante che controlla, affinché non ci siano episodi di bullismo, di danno agli arredi scolastici e simili.

IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA:
Si occupa di far funzionare il potere giudiziario, cioè tutto l’insieme delle persone e dei mezzi che applicano le leggi, condannando o assolvendo chi è accusato di aver commesso un reato. A scuola è il compito che spetta di solito al Preside, il quale decide chi sospendere da scuola perché ha commesso qualche marachella, oppure chi punire in qualche forma se ha combinato qualcosa di inaccettabile.

IL MINISTRO DELLA DIFESA:
È quel ministro che guida le forze armate (cioè l’esercito italiano), organizzando la difesa o l’attacco in caso di guerra, oppure le cose da fare e i mezzi da impiegare nelle cosiddette operazioni di pace, di cui si parla spesso negli ultimi anni. Potrebbe corrispondere a un insegnante che organizza dei gruppi di ragazzi, con lo scopo di vigilare sulla correttezza dei rapporti con le istituzioni del territorio, quali il Comune, le Scuole Elementari, l’ASL e così via.

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO E DELLE INFRASTRUTTURE:
Si occupa di incentivare lo sviluppo economico del Paese, attraverso le infrastrutture, ossia quelle opere controllate dallo Stato, che servono alla vita di tutti i cittadini (strade, ponti, ferrovie, aeroporti ecc.). A scuola potrebbe essere un professore che si occupa del funzionamento e del miglioramento della mensa, della biblioteca, delle aule speciali e di tutto ciò che viene usato collettivamente.

IL MINISTRO DEL WELFARE:
L’ambito di sua competenza è quello di ciò che ha a che fare con le esigenze dei cittadini in difficoltà o che comunque si trovano in una posizione particolare, per esempio i disoccupati, i giovani che non trovano lavoro, le donne che vengono discriminate, i poveri che non hanno di che vivere e così via. A scuola potrebbe essere un docente che si occupa degli alunni stranieri, dei ragazzi che non hanno i mezzi per acquistare i libri o per partecipare a una gita e così via.

IL MINISTRO DELLA SALUTE:
Si occupa di far funzionare gli ospedali e tutti i servizi legati alla salute fisica e mentale dei cittadini. Un po’ come da noi la psicologa di “Spazio Ascolto” o il collaboratore scolastico, che ti misura la febbre quando stai male.

IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA:
Questo si capisce senza tante spiegazioni, vero? Da noi potrebbe essere qualcuno incaricato di curare l’attività “Orto in condotta” o qualunque esperienza legata alla produttività agricola, magari nel cortile della scuola.

IL MINISTRO DELL’AMBIENTE:
Si occupa di proteggere l’ambiente in cui viviamo, urbano o rurale, dalle tante schifezze che purtroppo la vita dei nostri giorni conosce: inquinamenti, immondizia, gas nocivi, eccetera. A scuola potrebbe essere un docente che controlla che non si gettino rifiuti nei posti sbagliati, che non ci siano aule intossicate da emissioni nocive, che siano sempre praticabili le vie di fuga in caso di allarme e così via.

IL MINISTRO DEI BENI CULTURALI:
Ha il compito di proteggere e valorizzare i tanti beni artistici di cui l’Italia è ricca: dai siti archeologici ai musei, dai teatri all’industria del cinema, dal patrimonio artistico a tutte le manifestazioni culturali di cui possiamo godere. A scuola “beni culturali” sono la biblioteca, la cineteca, i libri di tutti i tipi con cui lavoriamo, i computer con cui scriviamo il giornalino, le lavagne lim che ci permettono nuovi modi di insegnamento, eccetera.

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE:
Si occupa (ma lo sapete bene, perché è quello che vi riguarda più da vicino) di come organizzare e far funzionare al meglio i vari ordini di scuola esistenti. Un prof che si occupasse a scuola di questa materia, deciderebbe i programmi di studio, l’organizzazione dell’orario scolastico, le quantità e qualità delle verifiche e delle interrogazioni, il sistema delle valutazioni (le pagelle) e via dicendo.

IL MINISTRO DEI RAPPORTI CON IL PARLAMENTO:
Si occupa di organizzare le informazioni e le relazioni tra Governo e il Parlamento: per esempio presenta alle 2 Camere del Parlamento i disegni di legge decisi dal Governo. A scuola potrebbe essere un insegnante che cura i rapporti tra docenti e genitori, tra presidenza e insegnanti, tra alunni e segreteria.

MINISTRO PER GLI AFFARI EUROPEI:
Si occupa di attuare le norme che vengono decise dall’Unione Europea e alle quali dobbiamo sottostare, in quanto membri dell’Unione Europea. È un po’ difficile trovare un incarico analogo a scuola: mi viene in mente solo un prof che si occupi dei progetti Comenius o di altre iniziative, tipo quella denominata “Face to Faith”, a cui la nostra Scuola sta partecipando.

MINISTRO DEL TURISMO E DELLO SPORT:
Si capisce facilmente di che cosa si occupa: anche di che cosa potrebbe occuparsi a scuola.

MINISTRO PER LA COESIONE TERRITORIALE:
È un nuovo dicastero (o ministero) “inventato” dal nuovo presidente del Consiglio con il compito di regolare i rapporti tra Nord e Sud Italia, che come sapete non sono ottimi. A scuola, potrebbe servire per non creare differenze e contrasti tra alunni e insegnanti di origine veneta e di origine meridionale, per esempio, ma francamente non ne vedo l’utilità (o sì?).

MINISTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE:
Anche questo dicastero è nuovo e non so esattamente di che cosa si occuperà: immagino a regolare i rapporti internazionali per ciò che riguarda le attività che richiedono collaborazione tra gli Stati (il problema dell’emigrazione? Le possibilità di lavoro? Il controllo dei reati internazionali? Non lo so, staremo a vedere). Non so neppure a scuola a cosa potrebbe servire.


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