POSTATO dal prof d’italiano:
Leggo su il Venerdì di Repubblica del 2 marzo scorso questa indecente notizia (firmata g.c.):
C’È LA CRISI, IL GOVERNO RISPARMIA SU PASCOLI
Tutta colpa della crisi e delle manovre economiche. Che si accaniscono, implacabili, anche sulla poesia. Nello specifico su Giovanni Pascoli, il poeta di San Mauro di Romagna di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla morte. Nelle tasche del governo non ci sono soldi per finanziare i comitati nazionali celebrativi. Lo ha annunciato un imbarazzato ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi che, «in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica», ha detto no alle celebrazioni per ricordare degnamente il poeta. Pascoli si dovrà accontentare di iniziative locali. Pure lo scorso anno, anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, andò così, precisa il ministro: i comitati celebrativi furono congelati. Tutti. Unica eccezione il bicentenario della nascita di Cavour. Come dire, per i «politici» qualcosa si trova sempre.
Se fossi più inesperto, mi verrebbe da dire: «Che strano!», ma siccome so ormai come va il mondo (in particolare l’Italia), non lo dico. Dico solo che Giovanni Pascoli è uno dei poeti italiani più importanti del periodo tra ‘800 e ‘900, anzi, probabilmente il più importante; che è conosciutissimo pressoché da tutti, visto che (a causa di una presunta sua facilità) lo si legge da decenni in tutte le scuole elementari, dove migliaia di bambini hanno incominciato a “imparare a memoria” una poesia proprio con lui (e senza rimanerne traumatizzati).
Allora, mi è venuta una delle solite idee che mi càpitano in mente: perché non pubblichiamo un post con le sue più belle poesie? E magari le accompagniamo con disegni o foto per illustrare i versi? Incomincio io col prossimo post, al quale ognuno può aggiungere la propria poesia (meglio se la sa a memoria): un + sul registro a tutti quelli che parteciperanno.
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