POSTATO dal prof d’italiano:
Dedicato ai miei alunni e ai loro genitori, questo articolo apparso su la Repubblica il 13 gennaio 2012.
Le camere dei figli nel caos ecco il decalogo dell' ordine
Di Enrico Franceschini
«Così non si può andare avanti! Metti in ordine la tua stanza o...» Quanti genitori pronunciano una frase simile. E quanti adolescenti la ascoltano, per lo più senza fare una piega. È la battaglia della "camera dei figli". Ci passano tutte le famiglie, o quasi. Provoca stress, arrabbiature e talvolta conflitti insanabili. Anche perché finora una soluzione non è stata trovata. Ma un libro pubblicato da poco e nuovi studi nel campo della psicologia familiare offrono qualche consiglio che può ridurre il problema. Certo, non è un problema eterno. Gli adolescenti crescono. E da grandi, miracolosamente, alcuni diventano ordinati. Gli altri, perlomeno, a un certo punto vanno a stare per conto proprio, sicché non bisticciano più con i genitori, casomai litigano con il proprio partner. Ma finché dura è un problema lacerante. Non servono sondaggi per sapere che le camere da letto della stragrande maggioranza dei teen-ager di ambo i sessi ricordano il caos primordiale: pile di vestiti sporchi per terra, cassetti e sportelli spalancati, piatti sporchi con avanzi maleodoranti, libri e quaderni sparpagliati. Che fare? Per prima cosa occorre riconoscere un dato di fatto. Per gli adolescenti è davvero difficile tenere in ordine la stanza in cui dormono, studiano, giocano. Sono abbastanza grandi da sentirsi responsabili, ma il loro cervello sta ancora sviluppando alcune delle capacità cognitive di cui avranno bisogno da grandi, come controllare l'impulsività o considerare il punto di vista altrui. Morale: bisogna comprenderli, almeno un po' . Senza giustificarli. Secondo: evitare ciò che non funziona, ossia rimproverarli in continuazione, fare minacce che non si manterranno (tipo ti caccio di casa), arrabbiarsi eccessivamente. Jim Fay, fondatore del Love and Logic Institute, un centro di consulenze familiari, indica piuttosto alcuni provvedimenti che possono aiutare. «Cominciare - dice al Wall Street Journal - col chiedere ai figli con le buone di fare ordine. Poi fissare una scadenza ragionevole. Quindi, se la scadenza passa inosservata, imporre punizioni». Una è togliere ai figli qualcosa a cui tengono: un regalo, una gita, una festa. Un'altra è mettere la camera in ordine senza di loro, ma in maniera che li infastidisca: per esempio facendo sparire tutti i vestiti che hanno lasciato per terra. Un metodo alternativo è l'umorismo: se un figlio ha l'abitudine di spargerei propri vestiti, i genitori possono cominciare a gettarci dentro anche i loro. Sperando che capisca l'ironia. Ma una soluzione perfetta non esiste. Ci sarà sempre l'adolescente che dice: «Ora che avete messo tutto a posto non trovo più niente».E magari ha anche ragione: c'era un ordine, nel suo caos.
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